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al testo di Marina Pacifici
Guardo il Monte Lema
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Un canto di grilli tra la distesa bianca nel baluginio del segnale rosso sui binari. E m'ha sorpreso un respiro di memoria nello spazio indifeso della nostalgia... L'autunno mite e sorridente dei tuoi occhi cari.
Guardo in solitudine il Monte Lema mentre la sera, dolce, stende il suo manto. Il profumo settembrino di fine estate e il tremulo incanto di campanule
ma nel cuore la luce manca... Nel ricordo indelebile, tu lo sai, il colore vivo e struggente del rimpianto.
In memoria di mio padre
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